Sicuramente vi sarà capitato di arrivare al momento del pagamento per i vostri nuovi pneumatici e di dover pagare un contributo chiamato contributo PFU.
Ma di cosa si tratta esattamente? Per rispondere a questa domanda dobbiamo prima capire bene cosa sono i PFU.
Cosa sono i PFU?
PFU sta per pneumatici fuori uso, sono rifiuti generati quando i pneumatici installati su auto, moto o mezzi pesanti raggiungono la fine della loro vita utile, non possono più essere riutilizzati o rigenerati sui veicoli per ricoprire il battistrada. Tuttavia, se raccolti e gestiti correttamente, i PFU possono essere una risorsa perché contengono gomma, acciaio e fibre tessili e possono essere riciclati per produrre materie prime secondarie. In alternativa, i PFU possono essere avviati a recupero energetico per alimentare termovalorizzatori o cementifici. L’Italia produce annualmente 380.000 tonnellate di pneumatici per la lavorazione. Fino al 2011, questa attività era gestita da gommisti specializzati, che solitamente addebitavano ai clienti le commissioni, inclusi i costi di smaltimento nel prezzo di vendita. A partire da novembre 2011, la tassa di smaltimento pneumatici è prepagata e il venditore è obbligato a farla pagare. Il contributo copre lo smaltimento futuro (quando verranno sostituiti) dei pneumatici che vengono acquistati oggi. Se acquisti i pneumatici dal gommista, devi pagare il contributo PFU al gommista, che lo ha pagato a qualche grossista, che lo ha pagato al costruttore, che lo ha versato ad un consorzio.
In Italia esiste un comitato PFU preposto allo smaltimento dei pneumatici fuori uso. I due più importanti consorzi riconosciuti dalla Commissione Nazionale del Territorio sono Ecopneus ed Ecotyre, che gestiscono la filiera di raccolta e lavorazione dei materiali restituiti: immagazzinano PFU, e richiedono agli operatori qualificati che raccolgono PFU di ritirare gratuitamente e si occupano di operare lo stoccaggio, separazione e stoccaggio temporaneo, nonché trasferimento. I pneumatici vengono trasportati a una società di smaltimento, dove il 100% dei PFU viene avviato al riciclaggio.
Perché pagare lo smaltimento PFU e quanto costa?
Il contributo PFU è un importante passo avanti per aumentare la consapevolezza delle persone nei confronti del riciclaggio e del rispetto per l’ambiente, e per evitare il commercio e lo smaltimento illeciti di pneumatici usurati. Il contributo ambientale dei PFU è determinato in misura variabile a seconda del tipo di pneumatico, poiché i costi di smaltimento variano in base al peso (e alle dimensioni).
La tabella seguente riassume il contributo ambientale di cercigomme.it per le diverse tipologie di pneumatici lavorate dal 1 gennaio 2021.